martedì 18 settembre 2012

Il consiglio participa all’undicisima sessione del consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite

Il consiglio participa all’undicisima sessione del consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite


12/09/2012





La Sig.ra Saadani Maouelainine ha fatto una presentazione sui diritti dell'uomo nei campi di Tindouf



In margine della XXI sessione del Consiglio dei diritti umani, presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra, il Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani ha partecipato Lunedì, 17 settembre, corrente, ad una tavola rotonda sul tema dei diritti umani nella zona del conflitto.



Onorevole Saadani Maouelainin in una sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra




Una nuova opportunità per informare sulla situazione drammatica che vivono i sahrawi trattenuti nei campi del fronte Polisario a Tindouf sul territorio algerino. Sig.ra Saadani Maouelainine rappresenta il Corcas a questa conferenza di dialogo interattivo ospitata dal 'Congresso del Mondo Musulmano' , con la partecipazione dell'''International OCAPROCE'' per il Marocco. In sua presentazione, la sig.ra Saadani deve dare una panoramica sulla situazione degradata dei diritti umani subiti dai sahrawi, che vengono sottoposti alla presa dell'esercito algerino e delle milizie armate del fronte Polisario.

Queste popolazioni sono completamente private, per più di 3 decenni dei loro diritti umani riconosciuti a livello internazionale, in particolare libertà di movimento, espressione ed Assemblea ed è una situazione preoccupante e pericolosa per l'Algeria, un paese ospitante, ha la responsabilità totale, come lei deve sopportare le conseguenze umane, sociali e di sicurezza per l'intera regione. Questa conferenza è un'occasione, anche, per rinnovare l'invito per la comunità internazionale, nel cuore del Consiglio ONU dei diritti dell'uomo, durante la sua corrente XXI sessione che ha avuto luogo dal 10 settembre al 28 ottobre 2012, per sollevare il blocco di cui sono soggetto gli abitanti dei Tindouf campi, per consentire il loro censimento, come ciò che avviene in tutti i paesi d'accoglienza dei rifugiati.



Un'azione di censimento che metterà fine a questa situazione d'eccezione algerino irricevibile e unica negli annali della storia dei rifugiati e l'alto commissariato per i rifugiati. Sig. ra Saadani deve richiamare nella sua dichiarazione, la prospettiva di un futuro migliore per i diritti umani che dovrebbe portare al raduno di sahraoui nella loro sola patria grazie al coraggioso ed ambizioso progetto che rappresenta l'autonomia allargata delle province del sud sotto la sovranità marocchina.



Oltre alla sig.ra Saadani Maouelainine, i partecipanti alla tavola rotonda sono: la principessa Micheline Makou Djouma Presidente dell'organizzazione OCAPROCE e la sua rappresentante alle Nazioni Unite a Ginevra, New York e Vienna,il professore Alferd Zyas, esperto indipendente per la promozione della democrazia e la giustizia alle Nazioni Unite, sig. Barrister Majid Tramboo ,rappresentante permanente dell'organizzazione''IHRAAM'',la sig.ra Farzana Ahmed, ministro degli affari sociali nel governo della regione di Jammu e Kashmir, in Pakistan, sig. Ishtiyaq Hameed, un membro del Congresso delle libertà del Kashmir 'APHC - tutte le parti Hurriyet conferenza' e sig. Altaf Hussain Wani, giurista e coordinatore internazionale presso KIIR in Kashmir.





Video sul ruolo politico delle donne saharawi nel Regno del Marocco






Video sul ruolo politico delle donne saharawi nel Regno del Marocco









Fonti:



Il portale politico del Sahara occidentale:

www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:

www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:

www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:

www.sahara-villes.com









martedì 11 settembre 2012

Una relazione preliminare parziale e squilibrata del centro Robert F. Kennedy

 Una relazione preliminare parziale e squilibrata del centro Robert F. Kennedy

09/09/2012





Il centro Kennedy evita di evocare le violazioni dei diritti umani nei campi di Tindouf ed accusa con cattiva fede il Marocco



Quando ha autorizzato una delegazione ‘’del centro Robert F. Kennedy per la giustizia ed i diritti dell'uomo’’, a visitare le province del sud, in occasione di un round d'esplorazione della situazione dei diritti dell'uomo che doveva condurre gli attivisti del centro anche nei campi del Polisario a Tindouf in Algeria, il Marocco sapeva che era una visita da parte di un'istituzione che ha una posizione parziale e che non dispone delle condizioni d'obiettività, d'onestà, di rigore e di serenità.



Ma, il Marocco ha accettato con coraggio di aprire la porta al centro RFK, come alle altre ONG internazionali che dichiarano ricercare una soluzione al conflitto artificiale sul Sahara, poiché non ha nulla da nascondere. Al contrario, il Marocco, è un paese capo nel dominio fin da riforme politiche, dei diritti, economici e sociali, come lo riconosce la Comunità internazionale.



La delegazione americana non ha ritardato a mostrare la sua posizione prestabilita e contradittoria con le condizioni d'imparzialità ed obiettività, affrettandosi di pubblicare, immediatamente dopo la fine della sua visita dal 24 al 31 agosto, una relazione squilibrata, che ha fatto il vicolo cieco sulle posizioni unioniste delle parti ed attori che la delegazione americana ha incontrato, per limitarsi ad osservazioni riempite di accuse non fondate, su presunte violazioni dei diritti dell'uomo, di ostacoli alle libertà e di rigore securitario.





La delegazione americana del centro Roert Kennedy a Laayoune



Ciò ha indotto il governo marocchino a rilevare, martedì scorso, la precipitazione che ha segnato questo censimento sulla situazione dei diritti dell'uomo nelle province del sud ed i campi di Tindouf.



Lo squilibrio ed i pregiudizi sono ovvi in questa relazione di 11 pagine, poiché basta constatare che 8 pagine e mezzo sono dedicati alla visita della regione del Sahara marocchino, con in prologo, due pagine che portano una presa di posizione definitiva sulla questione del Sahara, che prende fa e causa per le tesi separatista del Polisario, mentre i campi di Tindouf hanno diritto soltanto a due pagine e mezzo.



Tutte le accuse sono portate senza che i dati siano verificati e la relazione si limitasse a ‘’noi abbiano ricevuto la prova’’ e ‘’abbiamo ricevuto i dati’’.



Ed il più grave e che la relazione del centro RFK ha fondato su quest'affermazioni certezze definitive, mentre si tratta di una relazione preliminare.



Egli, ha anche indirizzato alle autorità marocchine, critiche, predicati e rivendicazioni che non sono conformi né al suo statuto che si rivendica dei diritti dell'uomo, né alla sua missione esplorativa.



In opposizione con quest'ostilità ovvia contro il Marocco, la relazione ha limitato le sue osservazioni sulla visita della delegazione ai campi di Tindouf, in meno di 3 pagine, a manifestare la sua ammirazione entusiasta per il livello d'organizzazione della vita degli abitanti dei campi, alla libertà di circolazione di cui ha beneficiato la delegazione del centro, che si limita per la sofferenza degli abitanti trattenuti in questi campi da oltre 30 anni, ad evocare le condizioni difficile della vita, al calore, alla disoccupazione dei laureati, all'analfabetismo della donna ed alla necessità di più d’aiuto umanitario.



In materia dei diritti dell'uomo, la relazione ignora completamente l'esistenza d'oppositore al Polisario nell'ambito dei campi, dei dissidenti, di migliaia di persone che hanno fugito i campi per tornare in Marocco, per evocare soltanto danni che datano dell'epoca della guerra e che preoccuperebbe i Sahraoui, come pure della situazione di separazione di cui soffrono le famiglie, tra quelli che si trovano nei campi e quelli che si trovano nella regione del Sahara.



Ed il più sorprendente di ciò che è definito relazione preliminare, è che la delegazione ‘’del centro Robert F. Kennedy’’, è ritornata con la certezza che i campi di Tindouf si facciano sbocciare nel pieno vantaggio dei diritti dell'uomo, non rilevando un solo caso di danno a questi diritti!



Sarebbe di un'ingenuità estrema di prendere per denaro che conta le conclusioni di questa relazione che garantisce che gli abitanti dei campi di Tindouf beneficiano di una vita organizzata e stabile a quali occorre appena aumentare gli aiuti umanitari che garantiscono il loro mantenimento sotto il gioco dell'Algeria ed il Polisario, sostenendo che questi abitanti aspirano soltanto a trovare una soluzione per le presunte violazioni scorse e presenti, dei diritti dell'uomo in Marocco!



Nello stesso modo, sarebbe assurdo attendere la pubblicazione di una relazione qualunque giusta ed imparziale, da parte di questo centro che ha già pubblicato in passato una relazione anti-marocchina e che è conosciuto per il suo sostegno cieco al separatismo del fronte Polisario che sfrutta le sofferenze degli abitanti dei campi di Tindouf per garantire la sua sopravvivenza illegittima, nonostante la presenza di un'alternativa democratica e coraggiosa per uscire dalla situazione né di pace, né guerra, in questo caso l'autonomia allargata che garantisce il Marocco sotto la sua sovranità.








Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:

www.corcas.com



Il portale del Sahara occidentale:

www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:

www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:

www.sahara-villes.com