mercoledì 21 maggio 2008

Il Direttore generale della sicurezza nazionale riceve rappresentanti degli abitanti di Tan Tan








Il Direttore generale della sicurezza nazionale, il sig. Charki Draiss, ha ricevuto, giovedì a Rabat, una delegazione composta da nove rappresentanti degli abitanti della provincia di Tan Tan, fra cui membri del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), parlamentari ed eletti locali, che gli hanno presentato le loro condoglianze sincere in seguito all'assassinio del poliziotto Abdelaziz Meski da parte di separatisti "" del Polisario "" a Tan Tan.



Nel corso di questa riunione, che interviene su richiesta dei rappresentanti degli abitanti della provincia, i membri della delegazione hanno pregato il sig. Draiss di trasmettere le loro vive condoglianze e la loro compassione sincera all'insieme della famiglia della sicurezza nazionale ed a quella del defunto, che implora tutto di accogliere il martire nel suo vasto paradiso e concedere loro pazienza e comodità.

Un comunicato della direzione generale della sicurezza nazionale (DGSN) segnala che la delegazione ha colto quest'occasione per condannare quest'atto ignoble, che annuncia il suo rifiuto totale di questo tipo di pratiche irresponsabili.

I membri della delegazione hanno pregato il Direttore generale di trasmettere le loro sensazioni di fedeltà e di lealtà a SM il re Mohammed VI e la loro gratitudine sincera per il bienveillance che porta il sovrano alle province del Sud.


Il Sig. Draiss, in questa occasione, ha espresso i suoi ringraziamenti ai rappresentanti degli abitanti della provincia di Tan Tan, sottolineando che questo gesto non è straniero alle tribù sahariane conosciute per il loro nazionalismo sincero ed il loro attaccamento all'integrità territoriale.

Il Direttore generale ha fatto osservare che la sicurezza è la responsabilità di qualsiasi eletto e cittadini - e che la famiglia della sicurezza nazionale non fornirà alcuno sforzo per preservare l'ordine in tutte le regioni e difendere l'integrità territoriale, sotto la condotta clairvoyante di SM il re. Fuoco Abdelaziz Meski (35 anni) è stato selvaggiamente attaccato il 26 febbraio scorso da separatisti "" del Polisario "", mentre compieva il suo dovere nazionale.

Toccato alla testa, il defunto è stato trasferito ad un ospedale di Marrakech dove ha perso alle sue ferite, lunedì scorso.

martedì 20 maggio 2008

La dinamica positiva impegnata dalla proposta marocchina d' autonomia messa in evidenza in Amsterdam

I partecipanti ad una conferenza sul Sahara organizzata, venerdì sera ad Amsterdam, hanno messo in evidenza la dinamica positiva impegnata dall' iniziativa marocchina d' autonomia e la sua pertinenza come sola soluzione in grado di riunire le famiglie sahariane.A questa conferenza organizzata alla facoltà di legge di l' università di Amsterdam, i partecipanti si sono anche rallegrati per il sostegno della Comunità internazionale alla proposta marocchina che procede di un passo partecipo e democratico



o che permette agli abitanti province del Sud di gestire i loro affari e d' esercitare la totalità dei loro diritti.

Il Sig. Lahcen Mahraoui, membro del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), ha sottolineato che le conclusioni dell' inviato personale del segretario generale dell' ONU per Sahara, il sig. Peter Van Walsum, confermate dall'ultima risoluzione del Consiglio di sicurezza converge verso una soluzione che può essere prevista soltanto nel quadro dell' autonomia sotto la sovranità marocchina.

Adottando tale posizone, ha notato, la Comunità internazionale riconosce gli sforzi seri del Marocco che propone un'autonomia ai riferimenti internazionali e definisce il quadro nel quale evolverà ormai i negoziati tra le parti.

La proposta marocchina, ha ricordato, è stata elaborata dai figli del Sahara e beneficia del sostegno di tutte le componenti della società marocchina come sola soluzione a questo conflitto ereditato della guerra fredda e come vettore di sviluppo socioeconomico della regione.

Il Sig. Mahraoui ha anche messo in evidenza la dimensione umanitaria di l' iniziativa d' autonomia, nella misura in cui permetterà di porre fine al calvario delle popolazioni sequestrate nei campi di Tindouf e raccogliere le famiglie sahariane.

Da parte sua il sig. Mohamed Boughdadi, autore di molti lavori sulla storia del Sahara marocchino, ha riferito le tappe e circostanze della genesi del conflitto al Sahara ed ha ricordato le prove storiche della marocanità del Sahara (i Dahir di fedeltà, corrispondenze tra sultani del Marocco e tribù della regione, resoconti e prove).

Il Sig. Boughdadi, d'altra parte, ha sottolineato l' importanza del ruolo che svolgono i membri della Comunità marocchina a l' straniero per sensibilizzare, con le prove storiche e le argomentazioni politiche, la società nella quale vivono sulla precisione della causa nazionale, " " affinché tutti possano comprendere la realtà, quella dell'impossibilità di creare un'entità che separerebbe i figli del Sahara dei suoi" ".

L' oratore ha anche affermato che la Comunità internazionale, bene al fatto della specificità della struttura familiare dei figli del Sahara e delle circostanze storiche che sono stati dietro l' esistenza di questo conflitto nel corso del secolo scorso, cioè la guerra fredda e le rivalità est-ovest, è risolutamente convinta che la sola soluzione possibile sia quella d' un'autonomia nel quadro della sovranità marocchina.

Da parte sua, il sig. Abdelmajid Nadir, professore a l' università d' Amsterdam, ha segnalato che questa conferenza interviene dopo gli sviluppi positivi qu' ha conosciuto la questione del Sahara quest'ultimi giorni, in particolare le conclusioni del Sig. Van Walsum e la risoluzione del Consiglio di sicurezza che hanno sostenuto " " la soluzione realistica e realizzabile" " proposta dal Marocco.

Il Sig. Nadir ha ricordato che questi sviluppi positivi hanno coronato gli sforzi fatti dal Marocco a tutti i livelli per il trionfo del diritto e della legalità internazionale e perché sia messa fine alla tragedia che vivono le famiglie sequestrate nei campi di Tindouf.